sabato 5 giugno 2010

Ruoli dei diversi Software

Ruoli dei diversi Software

EXCEL

Microsoft Excel è il foglio elettronico prodotto da Microsoft, dedicato alla produzione ed alla gestione dei fogli elettronici. È parte della suite di software di produttività personale Microsoft Office, ed è disponibile per i sistemi operativi Windows e Macintosh. È attualmente il foglio elettronico più utilizzato.
L'estensione .xls identifica la maggior parte dei fogli di calcolo (in inglese spreadsheet) o cartella di lavoro creati con Excel (il tipo MIME dei file identificati da questa estensione è tipicamente application/vnd.ms-excel). Excel tuttavia può importare ed esportare dati in altri formati, ad esempio il formato .csv.


Come si presenta


La schermata iniziale di Excel mostra un foglio di calcolo composto da colonne (contrassegnate dalle lettere A,B,C...) e da righe (contrassegnate dai numeri 1,2,3...). L'intersezione di una riga con una colonna forma una cella (contrassegnate sempre prima dalla colonna, poi dalla riga: A1, B3, C4,...), all'interno della quale si può inserire un valore od una funzione. I valori che si possono inserire sono di tipo alfanumerico, mentre le funzioni si esprimono tramite le formule.

Le formule

Per immettere una formula di tipo: media, mediana, moda, ecc...(vedi in fondo), inserire all'inizio il simbolo = scegliere un operatore poi apri parentesi(prima cella: ultima cella) e premi invio. Esempio: =media(A1:A4) INVIO Nel caso delle formule di tipo:+ - / ecc...scrivi =nome della prima cella, scegliere un operatore e inserire il nome dell'ultima cella interessata. esempio =A1*A4 invio

Le formule qui indicate sono le più importanti:

+ Addizione

- Sottrazione

* Moltiplicazione

/ Divisione

^ Elevamento a potenza

& Concatenamento

= Confronto logico (uguale a)

> Confronto logico (maggiore di)

<> Confronto logico (diverso da)

>= Confronto logico (maggiore o uguale a)

<= Confronto logico (minore o uguale a)

<> Confronto logico (diverso da).

MEDIA Media aritmetica di una serie numerica

MEDIANA La Mediana di una serie numerica

MODA Il valore maggiormente ripetuto in una serie numerica

MAX Il valore massimo in una serie numerica

MIN Il valore minimo in una serie numerica

PENDENZA Coefficiente Angolare

INTERCETTA Intersezione

RADQ Radice quadrata

Le macro e il registratore di macro

Una delle potenzialità più importanti di Excel è la possibilità di scrivere delle macro, veri e propri pezzi di codice che possono eseguire in automatico qualsiasi comando. Il linguaggio di programmazione delle macro di Excel è Visual Basic for Applications (VBA), un linguaggio di programmazione ad oggetti (anche se non possiede tutte le caratteristiche della programmazione orientata agli oggetti) che utilizza la dot notation. Tramite il codice VBA è possibile scrivere macro che modificano le proprietà degli oggetti (ad esempio il colore di una cella), lanciare metodi (ad esempio il refresh di una pivot table) e reagire ad un evento (ad esempio eseguire un pezzo di codice quando viene modificato il contenuto di una cella).

Per visualizzare il codice contenuto in un file Excel, o scriverne di nuovo, occorre selezionare il menu Tools/Macro/Visual Basic Editor.
Per visualizzare il codice associato a un singolo foglio Excel, occorre selezionare la linguetta del foglio, tasto destro del mouse e Visualizza codice sorgente: in questo caso, la macro sarà ripetuta ogni volta che si apre il foglio Excel.
Per eseguire una macro occorre invece selezionare il menu Tools/Macro/Macro.

Se volete fare una prova, aprite l'editor di Visual Basic e copiate questa breve procedura:

Public Sub Macro3()

ACCESS


Microsoft Access è un relational database management system che serve in parte a salvare dati realizzato da Microsoft, incluso nel pacchetto Microsoft Office Professional ed unisce il motore relazionale Microsoft Jet Database Engine con una interfaccia grafica

Può utilizzare dati immagazzinati in formato Access/Jet, SQL Server, Oracle o qualsiasi database in formato compatibile ODBC. La struttura di salvataggio segue il modello tabella relazionale: ossia è possibile immagazzinare i dati da gestire in tabelle composte da un numero elevato di record, ed ogni record contiene i dati distinti per campi. Se una tabella non fosse sufficiente per immagazzinare i dati necessari e fosse necessario utilizzarne altre, è possibile a questo punto collegare le varie tabelle tra di loro con una relazione. Questo consente l'esame dei dati contenuti nel database utilizzando diverse tabelle e quindi giungere ad una pluralità di dati anche complessa.

Utilizzi possibili



L'utilizzo più diffuso e con il migliore equilibrio prestazioni/costi corrisponde ad un impiego desktop (usufruendo quindi del motore JET) indirizzato ad applicazioni concepite per LAN con meno di dieci utenti. È comunque molto sfruttato come Front-Editor verso Database Server per applicazioni destinate a vaste multiutenze. La sua interagibilità nell'utilizzo si apprezza se interfacciato con il pacchetto Office (Word, Excel) o con altri gestionali che permettono un trattamento dei dati esterno. La possibilità data da Access di utilizzare strumenti con creazioni guidate consente una rapida capacità anche per sviluppatori principianti. Infine, l'utilizzo di Access assume il massimo delle prestazioni quando viene utilizzato all'interno di esso il codice VBA, Visual Basic for Applications che consente la realizzazione di applicazione dal contenuto professionale che poco hanno da invidiare ad applicativi realizzati con altre strutture. Con VBA l'elasticità, la rapidità e la gestione del database permette una più efficace risposta da parte dell'applicazione anche a interrogazioni ed elaborazioni complesse. Può essere utilizzato a differenti livelli sia da sviluppatori software esperti, sia da programmatori alle prime armi per sviluppare applicativi anche molto complessi.

Il programma non posside un registratore di macro come quello di Excel o Open Office. Le macro sono create da un pannello che indica le azioni da eseguire e il loro argomento, sia come tipo di oggetto che percorso e nome per raggiungerlo.

Access non è in grado di fare il merge fra due tabelle, non supporta un legame di tipo full outer join fra i dati, che crei una tabella con tutte le occorrenze di quelle di origine e i rispettivi campi. I possibili legami fra campi di due tabelle prevedono la selezione delle occorrenze comuni, di quella della prima e solo quelle della seconda che sono identiche, o viceversa (inner join, right e left outer join).

Memorizzazione dati

A differenza di altri ambienti di sviluppo, in Access un unico file comprende tutti gli elementi utilizzabili per lo sviluppo di applicazioni complete: tabelle, query, maschere, report, macro, pagine e moduli. È comunque possibile, con tutte le versioni, progettare applicazioni nelle quali si mantenga la separazione fisica tra tabelle di dati (Back-End o BE) ed i restanti elementi (Front-End o FE). Queste soluzioni permettono di migliorare la distribuzione e la manutenzione di applicazioni condivise tra più utenti.

le tabelle sono i contenitori dove vengono memorizzati i dati; è disponibile una interfaccia grafica elementare per la definizione o la modifica delle proprietà dei campi, inclusa la definizione degli indici e della chiave primaria (che può essere basata su più campi). Come nel caso di database professionali, il controllo della sintassi esercitato da Access può consistere in soli messaggi di avvertimento nei casi in cui la modifica dei campi può comportare perdita irreparabile dei dati (ad esempio, la riduzione della dimensione di un campo nel quale sono già presenti dati di lunghezza maggiore): questo non è necessariamente visto come un difetto di Access, per quanto la destinazione potenziale del prodotto, ad utenti non esperti, possa rendere questi casi più frequenti;

le query sono gli strumenti idonei all'interrogazione ed alla manipolazione dei dati. Access dispone sin dall'origine di un ambiente grafico per la definizione delle query (detto Query By Example o QBE) che permette anche ad utenti poco esperti la loro costruzione, con un minimo di controllo della correttezza sintattica; questa facilità, per contro, può comportare situazioni di blocco del sistema come conseguenza di errori concettuali che comportino ricorsioni. Il linguaggio utilizzato nella definizione delle query è una versione leggermente semplificata di T-SQL; in alternativa all'ambiente QBE è possibile utilizzare direttamente questo, anche per ottenere query non altrimenti costruibili con QBE;

le maschere (o form) consistono negli elementi grafici utili alla interazione da parte degli utenti con i dati delle tabelle o delle query. Le maschere possono contenere gli elementi standard di Access ed elementi aggiuntivi (ad esempio, controlli OCX sviluppati a parte). Le maschere possono includere codice VBA destinato all'automazione degli elementi contenuti; l'area di visibilità delle routine è locale;

i report consentono la visualizzazione, destinata alla stampa, dei risultati basati sui dati, tabelle e query. L'ambiente grafico destinato alla costruzione della struttura dei report ricalca quello delle maschere, pur conservando le differenze dovute alla diversa destinazione; sono disponibili funzioni di base, quali aggregazione dei dati e totali parziali. Anche in questo caso è possibile l'inserimento di codice VBA (area di visibilità locale) per un livello maggiore di automazione;

le macro possono contenere semplici sequenze di istruzioni, tipicamente tutto ciò che è possibile ottenere attraverso i menu di Access. Si tratta di elementi che permettono scarsa interazione con l'utente, per contro la loro costruzione è semplice;

le pagine (ovvero pagine di accesso ai dati) permettono la pubblicazione dei dati attraverso un server web. Sono state introdotte a partire dalla versione 2000 di Access;

i moduli possono contenere codice VBA (moduli di codice e classi) che si intende rendere globali (salvo specifica dichiarazione), ovvero richiamabili da uno qualsiasi degli altri elementi dell'applicazione.

Una funzionalità presente in tutte le versioni di Access consente di accedere a dati residenti in file di database esterni, sotto forma di tabelle collegate. Database strutturati in questo modo facilitano la distribuzione e la manutenzione della medesima applicazione a più utenti, fermo restando le limitazioni del motore Access/Jet circa il numero massimo di accessi simultanei. Occorre sottolineare che queste soluzioni non possono essere definite "client/server" in quanto il carico di lavoro per la elaborazione dati è sempre locale; una alternativa praticabile con le versioni dalla 2000 in poi è rappresentata dal progetto di database (estensione del file .adp) dove di fatto si realizza solo la parte di presentazione grafica, in appoggio a motori professionali già esistenti, ai quali è demandato il lavoro di elaborazione.

Le tabelle collegate sono utilizzabili allo stesso modo delle tabelle residenti, con l'unica limitazione data dalla non modificabilità della loro struttura se non nel database nel quale risiedono fisicamente. Le tabelle possono essere collegate attraverso il motore di database di Access se risiedono fisicamente in altri database Access, o in alcuni formati di file di database "standard", oppure via ODBC. In questo caso l'accesso a database eterogenei può richiedere la installazione di driver specifici.

Le versioni più recenti di Access dispongono di procedure guidate per la separazione in file distinti dei dati e dei restanti elementi a partire da applicazioni inizialmente costruite in un singolo file Access.

Sviluppo progetti

Per lo sviluppo di applicazioni semplici, possono essere utilizzate funzioni di base, senza dover occuparsi di caratteristiche avanzate.

Per esigenze di sviluppo professionali è disponibile nel prodotto il linguaggio di programmazione Microsoft Visual Basic (per gli applicativi Office definito VBA - Visual Basic for Applications).

Sebbene il prodotto supporti tecniche di programmazione object-oriented (OO), tuttavia non costituisce un ambiente di sviluppo interamente orientato agli oggetti.

È possibile inoltre distribuire i propri lavori tramite un tool (Access Runtime) scaricabile dal sito Microsoft con il quale si può creare un programma di installazione per il proprio database che può contenere il runtime necessario a far funzionare il programma anche su PC dove non è presente una versione completa di Access 2007. Questa soluzione ha però alcune limitazioni dovute al funzionamento del runtime (per esempio, anche se detto risolto più volte, ancora ora non è possibile usando il programma in runtime esportare un report in formato .pdf)


POWER POINT

Microsoft PowerPoint è un programma Microsoft che fa parte della suite per ufficio Microsoft Office. Funzioni

Consente la creazione di presentazioni informatiche multimediali tramite la realizzazione di diapositive visualizzabili in sequenza su qualsiasi computer dotato di questo software. Le presentazioni, suddivise in slide (diapositive), possono contenere per esempio fotografie, testi, animazioni, suoni, link ad altre diapositive o a siti web esterni.

È largamente usato da uomini d'affari, docenti, studenti e relatori: la proiezione di diapositive digitali è una forma molto comune di persuasione tecnologica. L'uso di questo strumento è molto diffuso anche per la produzioni di animazioni multimediali umoristiche destinate alla circolazione via e-mail. Sin da Office 2003, Microsoft ha revisionato il nome del programma per sottolinearne l'appartenenza alla suite Office: Microsoft Office PowerPoint invece di Microsoft PowerPoint.

Arrivato alla versione 2007 con l'ultima suite Microsoft Office 2007, Microsoft Office PowerPoint è diventato il programma di presentazioni più diffuso ed utilizzato nel mondo.

Storia

Sviluppato da Bob Gaskins e dal programmatore Dennis Austin con il nome Presenter per la Forethought Inc.

Forethought Inc pubblicò PowerPoint 1.0 nell'aprile 1987 per Apple Macintosh. Era in bianco e nero, testo e grafica si fondevano per creare trasparenze. Con l'arrivo del primo Macintosh a colori sul mercato uscì una versione di Powerpoint già adattata per sfruttare le potenzialità del colore.

Microsoft Corporation ha comprato la Forethought Inc e il relativo software Powerpoint per 14 milioni di dollari il 31 luglio 1987. Nel 1990 la prima versione per Windows venne pubblicata per Windows 3.0; sin da quella data PowerPoint verrà sempre incluso nella suite Microsoft Office (eccetto per la versione base).

PowerPoint 4 in esecuzione su Windows XP

La versione del 2002 (inclusa nella suite Microsoft Office XP ma disponibile anche come prodotto singolo), introduce caratteristiche come il confronto e l'unione dei vari cambiamenti nelle presentazioni, la possibilità di definire le impostazioni per singole animazioni e relative ombre, diagrammi di vari tipi (piramide, radiali e di Venn).

Altre innovazioni erano il maggior numero di modelli predefiniti, un pannello per vedere e selezionare testo ed oggetti, password per proteggere presentazioni riservate, generazione automatica di album fotografici, e la possibilità d'utilizzare smart tags per formattare velocemente il testo selezionato.

La versione del 2003 non cambiava molto rispetto alle precedenti versioni 2002/XP. Venne integrata la caratteristica Package for CD per aumentare la collaborazione tra vari colleghi: veniva facilitata la masterizzazione su CD-ROM dei contenuti multimediali con un visualizzatore. Fu migliorata e potenziata la grafica e il supporto per i nuovi contenuti multimediali.

Nella versione del 2007 cambia l'interfaccia utente grazie al nuovo sistema Ribbon e viene migliorata ulteriormente la grafica.

Operatività

In PowerPoint (come in altri programmi simili) il testo, la grafica, il video ed altri oggetti sono memorizzati su singole pagine; è un'analogia con le diapositive, in cui il proiettore viene sostituito da un videoproiettore, connesso al PC con un cavo VGA.

Le diapositive possono essere stampate o mostrate e navigate dal relatore tramite i vari comandi (possono anche essere la base dei vari webcasts).

PowerPoint permette di realizzare animazioni con diversi tipi di movimento: entrata, enfasi ed uscita possono essere applicati a diversi oggetti di ciascuna diapositiva per farli apparire, spostare e scomparire nell'ordine voluto.

Le transizioni sono il passaggio di una diapositiva ad un'altra (enfatizzabili con varie animazioni); si può curare lo stile generale (anche la formattazione del testo) della presentazione con vari temi disponibili.

Per la singola diapositiva possono essere impostati varie opzioni personalizzate.

Formati file

Le presentazioni possono essere salvate in vari formati: il predefinito .ppt (presentazione), .pps (PowerPoint Show) o .pot (modello).

PowerPoint 2007 e la nuova versione MacOS X (prevista nel 2008) introducono nuovi formati Office Open XML con una compressione più alta (e quindi molto più leggeri, anche se più lenti da aprire): .pptx, .ppsx and .potx. Per inserire un file audio in PowerPoint bisogna usare il formato MPEG LAYER 3 18HB 11025 Hz stereo, che si può ottenere anche con il registratore di suoni del computer.

Compatibilità

I formati utilizzati da PowerPoint, come tutti i formati binari del pacchetto Office, sono formati chiusi, quindi teoricamente gestibili unicamente attraverso il programma di casa Microsoft. Vista la diffusione del formato, attraverso una lunga e complicata opera di reingegnerizzazione oggi programmi come Apple Keynote o OpenOffice.org Impress sono in grado di aprire i file di Powerpoint. Il programma Microsoft però utilizza anche dati provenienti da Object Linking and Embedding. Questo non crea problemi su Windows, ma su Mac OS X e GNU/Linux a volte i file non si aprono.

Nell'ottica di migliorare l'interoperabilità sarebbe auspicabile un abbandono completo di tutti i formati chiusi, e in particolare di quelli agevolmente sostituibili con standard non commerciali e ampiamente diffusi come PDF e ODF.




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